È stata fissata per oggi una nuova riunione tecnica fra i rappresentanti dell’Abi e quelli dei sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, per il contratto collettivo nazionale di lavoro. L’incontro è iniziato alle 11 a Palazzo Altieri, mentre alle 17 è in programma una riunione plenaria con tutto il Comitato sindacale Abi e le segreterie nazionali dei sindacati al completo.
Durante la riunione di oggi, si è raggiunto un punto di incontro sulle richieste economiche per il rinnovo del contratto dei 270mila bancari. I sindacati hanno chiesto un aumento mensile medio di 435 euro, da spalmare in varie tranche. Inoltre, si è discusso sull’orario di lavoro, la durata triennale del contratto, la cabina di regia su nuove tecnologie e banca digitale, la mobilità, i trasferimenti, l’utilizzo del Fondo per l’occupazione, la presenza dei lavoratori nei CDA delle banche, la fungibilità dei quadri direttivi, il ripristino pieno della base di calcolo del trattamento di fine rapporto, la formazione, la maternità e le malattie.
Tra le richieste sindacali, vi è la riduzione dell’orario di lavoro di 2 ore e mezzo alla settimana. Si sta valutando una soluzione flessibile, con una riduzione di 30 minuti a settimana. Inoltre, si sta discutendo sulla distanza massima per gli spostamenti dei lavoratori, che potrebbe essere portata a 60 chilometri. Un’altra richiesta riguarda il limite di età oltre il quale il dipendente non può essere trasferito o spostato, proposta che si sta valutando di portare a 55 anni.
Per quanto riguarda il pagamento degli arretrati, si sta ancora discutendo e i sindacati sperano che possano essere pagati a decorrere da luglio 2023. Tuttavia, si sta lavorando per trovare un accordo entro la settimana per pagare l’aumento dal mese di dicembre.
L’accordo finale è previsto per giovedì 23 novembre, quando verrà firmato da tutte le parti coinvolte. Le trattative sono ancora in corso e i sindacati si augurano di poter soddisfare tutte le richieste dei lavoratori bancari al più presto.
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