Il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha espresso forti critiche nei confronti della possibilità di intraprendere negoziati con il criminale Putin, definendolo un partner con cui non si può trattare. Podolyak si è anche chiesto come mai il Papa abbia supportato la propaganda russa.
In relazione a ciò, il presidente Zelensky ha dichiarato che al momento attuale, qualsiasi forma di negoziato con la Russia è da scartare, sottolineando invece l’importanza di infliggere sconfitte tattiche ai russi al fine di costringerli a una valutazione realistica della situazione.
Zelensky ha inoltre affermato che la sola presenza delle forze armate ucraine ai confini della Crimea, insieme alla distruzione delle armi russe che permettono di controllarla, potrebbe indurre la Nomenklatura di Putin a ritirarsi dalla regione.
Da parte sua, Podolyak ha accusato Putin di ipocrisia, sfruttando la disponibilità della comunità internazionale al dialogo come un vantaggio personale. Ha criticato inoltre il leader russo per la violazione delle regole, la censura all’interno del suo paese e per la persecuzione degli oppositori politici.
Podolyak ha enfatizzato che non possono essere accettati compromessi territoriali con la Russia a scapito delle vite umane, dato che Mosca continua a distruggere e saccheggiare senza alcuna considerazione.
Inoltre, Podolyak ha sottolineato che a causa della situazione di guerra attuale, non è possibile tenere elezioni in Ucraina. Ha richiesto il supporto di osservatori internazionali da parte di paesi alleati per garantire elezioni democratiche in futuro.
Il consigliere del presidente ha anche criticato le parole del Papa Francesco che elogiano la Russia di Pietro il Grande e dell’Imperatrice Caterina, definendole distruttive per l’umanesimo contemporaneo. Ha accusato il Papa di essere uno strumento della propaganda russa e di sostenere l’ideologia misantropica di Putin.
Podolyak ha espresso perplessità sul fatto che la Santa Sede non abbia compreso la natura genocida di Mosca e ha criticato l’uso che Putin fa della storia russa per eliminare l’identità ucraina.
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